La ripetizione è una forma di cambiamento” è una frase contenuta in “Strategie Oblique”, opera prodotta nel 1975 dal musicista Brian Eno e dall’artista Peter Schmidt, che consiste in una serie di aforismi e consigli che artisti e musicisti utilizzano per superare i blocchi creativi. La frase sottintende che l’identico non esiste, come in “Differenza e ripetizione” di Gilles Deleuze, in cui il filosofo francese afferma che “tutte le identità sono simulate, prodotte come un effetto ottico per mezzo di un gioco più profondo che è quello della differenza e della ripetizione”. Deleuze sostiene inoltre la necessità di distinguere fra due tipi di ripetizione: la prima, che lui definisce “vestita”, è un'unica reiterazione astratta che incessantemente torna su sé stessa per affermare il differente come tale. Ciò che si ripete quindi non è identico, ma è identico il ripetersi di ciò che si ripete. La seconda, che Deleuze definisce “nuda”, è il mondo delle copie, dove la differenza è ridotta a somiglianza, a analogia, a negativo, e a identico ovvero alle quattro modalità della similitudine descritti da Foucault ne “Le parole e le cose”.

La ripetizione è una costante nella vita di ogni essere umano, la ripetizione come azione, come metodo d’ordine, archiviazione, come ciclo vitale, e in natura, e più probabilmente in ogni cosa esistente.

Gli artisti invitati alla mostra si sono concentrati sulla ripetizione in ambito formale riferendosi alle figure geometriche il punto, la linea, i poligoni e i solidi – e declinando la propria ricerca sulla base di questi paradigmi.

LUX-FIGURA

tecnica mista su tela 

140x100

Haus der Kunst- Cantieri Culturali Alla Zisa -

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Palermo 2019